![]() |
Joey Barton ai tempi del City |
Joseph Anthony "Joey"
Barton nasce a Liverpool il 2 settembre 1982. Cresce in una situazione
familiare difficile venendo allevato solo dal padre e dalla nonna a causa
della scomparsa della madre e frequenta insieme al fratello cattive compagnie,
che, probabilmente, hanno influito sul suo comportamento aggressivo e facilmente
irascibile.
In campo è un mediano tutto muscoli e grinta di cui gli scout dell’Everton
si accorgono presto e lo inseriscono nelle loro giovanili in cui rimarrà fino
all’età di 15 anni, quando verrà scartato per motivi di statura.
Joey non si abbatte
e riesce a strappare un contratto con il Manchester City; lì completa la
trafila nel settore giovanile e nel 2002 esordisce in prima squadra.
Non passa molto tempo
prima che i dirigenti dei Citizens si rendano conto dei problemi caratteriali
del ragazzo. All’inizio della stagione 2004-2005 arriva il primo cartellino
rosso contro il Tottenham in una gara di FA Cup per un litigio con l’arbitro (fino ad oggi in Premier League il conto è salito a 4, quasi tutte per più di
una giornata).
Da qui in poi è una vera e propria escalation di violenza: a dicembre dello
stesso anno, alla festa natalizia della squadra spegne un sigaro nell’occhio di
Jamie Tandy, giocatore della squadra primavera, a causa di uno scherzo non propriamente
gradito. Nel maggio 2005, sotto effetto di un abuso di alcool, investe un uomo
nel bel mezzo di Liverpool. Il rapporto con il club comincia a scricchiolare,
ma lui non fa niente per risanarlo, anzi dà il colpo di grazia: e’ il 2007
quando, appena uscito da una clinica riabilitativa per sportivi con problemi
comportamentali, sferra un cazzotto in pieno volto al suo compagno di squadra
Ousmane Dabo, ex inter, procurandogli un parziale distacco della retina e guadagnandosi così 100.000
sterline di multa e la sospensione fino al termine della stagione. Il
Manchester City non ne può più; dopo 130 partite e 15 gol è chiaro che la sua
storia ai blues debba finire qui.
![]() |
"Big Sam" e Joey il giorno della presentazione con il Newcastle |
“Big Sam” Allardyce è un suo grande ammiratore e, per
8 milioni di euro, se lo porta con sé a Newcastle nell’intento di dare maggior
grinta al centrocampo dei Magpies. A far notizia però non sono le sue prestazioni in campo,
ma ancora una volta fatti extracalcistici: nel dicembre 2007 lui, suo fratello
e suo cugino pestano a sangue due giovani di Liverpool, causandogli gravi
ferite e venendo puniti con 77 giorni di carcere. La situazione ormai è
fuori controllo ma come per incanto c’è sempre una squadra in
Premier a volerlo.
Quindi, anche questa volta, fa le valigie e va a giocare per
il Queens Park Rangers. Siamo nel 2011 e a Londra “the battery boy” diventa un
idolo incontrastato della tifoseria, tanto da guadagnarsi la fascia di capitano, che indosserà
anche durante l’ultima giornata del campionato 2011-2012 quando il QPR, in
piena corsa salvezza, deve fare risultato contro il Manchester City che necessita solamente di una vittoria per conquistare la Premier League. Dopo 53 minuti di
gioco un raptus di follia prende possesso di Barton che sferra nell’ordine: una gomitata
in faccia a Tevez e, successivamente all’espulsione, un calcio ad Aguero ed una
testata a Kompany. La condanna da parte del mondo calcistico inglese è unanime
e Joey si becca una maxi-squalifica di 12 giornate.
Imperdibile il filmato con il commento di Massimo Marianella
Come tutte le altre squadre
in passato, anche il QPR non sopporta più le bizze del giocatore e decide, dopo
avergli tolto la fascia di capitano e tagliato 6 settimane di stipendio, di
metterlo sul mercato.
In Inghilterra non lo vuole più nessuno ed allora viene
imbastito uno scambio di prestiti con l’Olympique Marsiglia che riguarda anche
il camerunense M’Bia. In Francia passa solo una stagione, ma fa in tempo a
litigare con Ibrahimovic e, tramite Twitter, con Thiago Silva dandogli addirittura del "transessuale".
Ora è tornato al QPR e gioca in Championship, l’equivalente della nostra Serie
B, con la solita grinta e ignoranza di sempre, perché solo così sa vivere Joey
Barton, dentro e fuori dal campo come un vero “Bad Boy”.
![]() |
Una versione poco credibile di Joseph Anthony "Joey" Barton |
Nessun commento:
Posta un commento