Manchester, inizio anni ’90. Da un
lato la città è in rivolta per l’approvazione della community
charge (detta anche poll tax) da parte del governo Thatcher,
dall’altro sta assistendo alla rivoluzione della scena musicale
rock portata dagli Stone Roses e da un gruppetto chiamato Oasis,
formato da due fratelli, Noel e Liam Gallagher, tifosi sfegatati del
Manchester City.
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VOCI "BLUES" - Noel e Liam Gallagher degli Oasis |
A godere calcisticamente però è
l’altra parte di Manchester, sponda United, che con l’arrivo di
Alex Ferguson in panchina comincia a vincere campionati in
ripetizione a partire dalla stagione 1992-1993. E’ proprio il 1992
l’anno d’oro dei Red Devils; non tanto per ciò che accade in
prima squadra ma soprattutto per quello che succede ai piani
inferiori. In città non si parla altro che della bravura della
formazione giovanile dello United e così anche Sir Alex comincia ad
interessarsene. E’ sugli spalti in occasione della finale di FA
Youth Cup che i piccoli diavoli rossi stravincono contro il Crystal
Palace e “the scot” si stropiccia gli occhi ed annota questi
numeri: 5, 6, 7 e 10.
“Questi potrebbero farmi comodo” pensa tra
sé e sé. Come è capitato spesso nel corso della sua carriera la
vecchia volpe scozzese non si sbaglia perché quei quattro giocatori
sono rispettivamente: Gary Neville, David Beckham, Nicky Butt e Ryan
Giggs.
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Busby Boys - Gli sfortunati ragazzi di Mister Busby |
Questo quartetto successivamente si allargherà fino a
comprendere anche Paul Scholes e Phil Neville e loro sei verranno
soprannominati “the Ferguson’s Fledglings”, letteralmente “i
novellini di Ferguson”. Il richiamo ai Busby boys, gli otto
giocatori provenienti dal vivaio che fecero la fortuna del club per
tre stagioni prima di morire nel disastro aereo di Monaco di Baviera
del ’58, è forte ma quanto mai azzeccato.
Da questo momento in poi
lo United diventa un’armata invicibile soprattutto in Inghilterra
aggiudicandosi cinque Premier League in sette anni. A mancare però è
la definitiva consacrazione a livello europeo. Il 1998-1999 è la
stagione giusta per rompere questo tabù, ma questo ai ragazzi d’oro
non può bastare dato che sono i primi nella storia del calcio
inglese a riuscire a realizzare un Treble, ovvero vincere tre
competizioni diverse nella stessa stagione.
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FESTEGGIAMENTI - Si celebra uno storico "treble" tra le vie di Manchester |
A rendere possibile tutto
ciò furono vere e proprie imprese calcistiche come la vittoria ai
supplementari contro l’Arsenal nel replay della semifinale di FA
Cup grazie ad una splendida rete di Ryan Giggs al 109’ che molti
suoi ex compagni, parafrasando Phil Neville, ricordano ancora come
“il più bel gol mai visto”. Quella rete spianò la strada verso
la finale vinta poi agevolmente per 2-0 contro il Newcastle del
mammasantissima Alan Shearer.
Decisivo - Ecco lo strepitoso gol di Giggs contro l'Arsenal
Oppure la fantascientifica rimonta ai
danni del Bayern Monaco il 26 maggio del 1999 nella finale di
Champions League disputatasi al Camp Nou di Barcellona con due gol
nei minuti di recupero a ribaltare l’1-0 iniziale di Mario Basler.
E’ proprio sul tetto più alto del
calcio europeo che verrà consacrata una delle più grandi
generazioni calcistiche di tutti i tempi, vincendo tutto ciò che si
poteva vincere, perché novellini o no “the class of ‘92” ha
cambiato il mondo del calcio.
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THE CLASS OF '92 - Giggs, Butt, Beckham, Gary Neville, Phil Neville e Scholes |
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