Talmente stupefacenti tanto da guadagnarsi i complimenti pubblici da (un impaturito) Galliani.
La più grande sorpresa calcistica a livello europeo è sicuramente l'Atletico Madrid guidata dal "Cholo" Diego Pablo Simeone.
In un campionato come la Liga spagnola dominato dal duo Barcelona-Real Madrid da quasi una decade (unica eccezione il campionato 2007-2008 in cui il Villareal si classificò secondo alle spalle del Real, ma comunque i blaugrana si piazzarono subito dietro), la squadra meno nobile di Madrid sta stupendo il mondo intero riuscendo dopo ventidue giornate a conquistare il primato solitario. Orfano a causa della partenza nel mercato estivo del loro diamante più brillante, ovvero quel Radamel Falcao che ha preferito i (tanti) milioni del Monaco al progetto "colchonero", l'Atletico è ripartito più forte di prima reinvestendo il denaro sull'esperienza di David Villa, prelevato per un tozzo di pane dal Barcelona e Alderweireld, solido difensore belga dall'Ajax, ma soprattutto il vero punto di svolta è stata la maturazione di Diego Costa che con i suoi 24 gol in 25 presenze, compresi i 3 in Champions League sta diventando l'oggetto del desiderio di tutte le big europee (soprattutto il Chelsea di Mourinho). Il segreto del successo però non si trova in campo, ma siede in panchina e si chiama Diego Pablo Simeone. Arrivato nel dicembre 2011 alla prima stagione vince già l'Europa League sconfiggendo nettamente l'Athletic Bilbao per 3-0 nella finalissima disputata a Bucarest.
In un campionato come la Liga spagnola dominato dal duo Barcelona-Real Madrid da quasi una decade (unica eccezione il campionato 2007-2008 in cui il Villareal si classificò secondo alle spalle del Real, ma comunque i blaugrana si piazzarono subito dietro), la squadra meno nobile di Madrid sta stupendo il mondo intero riuscendo dopo ventidue giornate a conquistare il primato solitario. Orfano a causa della partenza nel mercato estivo del loro diamante più brillante, ovvero quel Radamel Falcao che ha preferito i (tanti) milioni del Monaco al progetto "colchonero", l'Atletico è ripartito più forte di prima reinvestendo il denaro sull'esperienza di David Villa, prelevato per un tozzo di pane dal Barcelona e Alderweireld, solido difensore belga dall'Ajax, ma soprattutto il vero punto di svolta è stata la maturazione di Diego Costa che con i suoi 24 gol in 25 presenze, compresi i 3 in Champions League sta diventando l'oggetto del desiderio di tutte le big europee (soprattutto il Chelsea di Mourinho). Il segreto del successo però non si trova in campo, ma siede in panchina e si chiama Diego Pablo Simeone. Arrivato nel dicembre 2011 alla prima stagione vince già l'Europa League sconfiggendo nettamente l'Athletic Bilbao per 3-0 nella finalissima disputata a Bucarest.
IL MISTER - "El Cholo" Diego Pablo Simeone |
Il suo 4-4-2 quasi scolastico ha portato compattezza ad una compagine senza grandi nomi, ma con giocatori propensi al sacrificio. Il "Cholo" è riuscito nell'impresa di disciplinare Arda Turan, turco geniale ma troppo discontinuo nelle stagioni precedenti, ora perno fondamentale e assist-man imprescindibile nell'undici di partenza. La difesa a zona ed i giocatori tutti dietro la linea della palla pronti a ripartire esaltano le caratteristiche della coppia Godin-Miranda, soprattutto il secondo impressiona per la sua eleganza e la tempestività nelle chiusure. Tiago, macchinosissimo regista portoghese ex Juventus sta vivendo una stagione da incorniciare, come l'emergente Koke, 22enne di cui sentiremo parlare e il sempre verde David Villa. "El Guaje" sta vivendo una seconda giovinezza diventando la spalla perfetta per Diego Costa e togliendosi anche la soddisfazione d'insaccarla per 11 volte in campionato.
MODULO - Il 4-4-2 con marcatura a zona dei "Colchoneros" |
Tiago, Godin, Diego Costa esultano in occasione di un gol |
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